mercoledì 5 ottobre 2016

AL TEATRO MASSIMO DI PALERMO UN BEL CONCERTO DI MAHLER CON LA DIREZIONE DI GABRIELE FERRO

Grande concerto di Mahler domani al Teatro Massimo: Lieder e Prima Sinfonia
Sul podio il direttore musicale del Teatro, Gabriele Ferro


PALERMO. Appuntamento con la grande musica, domani, giovedì 6 ottobre alle 20.30, per la stagione sinfonica del Teatro Massimo. In programma alcune tra le pagine più belle di Mahler – i Lieder eines fahrenden Gesellen e la Prima Sinfonia – per la bacchetta di Gabriele Ferro, il direttore musicale del Massimo, e per la voce del baritono inglese David Stout.
Due opere profondamente connesse, i Lieder e la Prima Sinfonia. Come racconta Ilaria Grippaudo nel programma di sala, il materiale della Sinfonia fu ripreso proprio dai quattro leader, composti in pochi giorni tra Natale 1884 e Capodanno 1885 sulla spinta di una delusione d’amore: Mahler si era innamorato dalla cantante Johanna Richter ma ne era stato respinto. “Mahler – scrive Ilaria Grippaudo - traspose in musica lo sconforto del momento, tracciando il percorso di un immaginario ‘giovane in viaggio’ chiaramente ispirato a esempi schubertiani”.
Un viaggio caratterizzato da sentimenti di sofferenza e rassegnazione ma accompagnato dal conforto della natura, rappresentata dal canto degli uccelli, dal tiglio fiorito, dalla rugiada, dalle campanule, dai verdi prati. La prima esecuzione integrale fu nella versione orchestrale, interpretata a Berlino dal baritono Anton Sistermans e dai Berliner Philharmoniker, diretti dal compositore il 16 marzo 1896.
Nell’anno dei Lieder, 1885, Mahler cominciò ad abbozzare la Prima Sinfonia, che sarebbe stata poi completata tre anni dopo. La première ebbe luogo a Budapest, il 20 novembre 1889, quando il lavoro venne presentato come “poema sinfonico in due parti”.

MAHLER    
           
Gustav Mahler (1860-1911)
Blumine

Lieder eines fahrenden Gesellen
            1. Wenn mein Schatz Hochzeit macht (Quando il mio tesoro si sposa)
            2. Ging heut’ morgen übers Feld (Andavo stamattina per i campi)
            3. Ich hab’ ein glühend Messer (Ho un coltello incandescente)
            4. Die zwei blauen Augen (I due occhi azzurri)

Sinfonia n.1 in Re maggiore “Il Titano”
1. Langsam. Schleppend. Wie ein Naturlaut; (Lentamente. Trascinato. Come un suono della natura)
2. Kräftig bewegt, doch nicht zu schnell (Vigorosamente mosso, ma non troppo presto)
3. Feierlich und gemessen, ohne zu schleppen (Solenne e misurato, senza trascinare)
4. Stürmisch bewegt (Tempestosamente agitato)


Direttore                     Gabriele Ferro         
Baritono                      David Stout

Orchestra del Teatro Massimo




 Gabriele Ferro si è diplomato in pianoforte e composizione presso il Conservatorio di Santa Cecilia. Nel 1970 ha vinto il concorso RAI per giovani direttori d’orchestra. Ha diretto le orchestre RAI, di Santa Cecilia, della Scala di Milano, i Wiener Symphoniker, l’Orchestre de la Suisse Romande, l’Orchestre de Radio France, la BBC Symphony Orchestra, la Gewandhaus di Lipsia, l’Orchestre National de France. È stato direttore stabile dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, direttore principale dell’Orchestra Rai di Roma, Generalmusikdirektor dello Stuttgart Staatstheater, direttore musicale del San Carlo di Napoli  e direttore principale del Teatro Massimo di Palermo (2001-2006 e dal 2014). Ha diretto in prima mondiale opere di Berio, Clementi, Maderna, Stockhausen, Ligeti, Nono, etc. Ha collaborato con teatri quali la Fenice di Venezia, la Scala di Milano, l’Opera di Roma, il Comunale di Firenze, la Bastille e lo Châtelet di Parigi, il Muziektheater di Amsterdam, il Grand Théâtre di Ginevra, la Bayerische Staatsoper, Chicago Opera, San Francisco Opera, Los Angeles Opera, l’Opera di Tel Aviv, la Deutsche Oper di Berlino, il Teatro Real di Madrid, il Covent Garden ROH di Londra. È stato ospite dei maggiori festival internazionali, come Wiener Festwochen, Rossini Opera Festival, Maggio Musicale Fiorentino e Biennale di Venezia. Per Elektra a Napoli ha ricevuto il premio Abbiati. È docente di Direzione alla Scuola di Musica di Fiesole. Ha inciso per Sony, Emi, Erato e Deutsche Grammophon. È accademico di Santa Cecilia.



David Stout si è rapidamente affermato come uno dei baritoni inglesi più versatili. Il suo repertorio spazia dalla musica antica con strumenti d’epoca fino a Mozart, Verdi, Puccini, Britten, abbracciando tanto il repertorio belcantistico che composizioni contemporanee e del ventesimo secolo. Di recente è stato apprezzato dalla critica come Posa in Don Carlo (Grange Park Opera); come protagonista in Le nozze di Figaro e Figaro Gets A Divorce (Welsh National Opera); in Guglielmo Ratcliff di Mascagni (Wexford Festival); ancora Le nozze di Figaro e Die Meistersinger (Fritz Kothner) all’English National Opera; in Le duc d’Albe (Sandoval), Simon Boccanegra (Paolo) e Falstaff (ruolo del titolo), tutti con Sir Mark Elder, e come Sancho Pança in Don Quichotte (Grange Park Opera); inoltre ha cantato ne la Passione secondo Giovanni con l’Aurora Orchestra, in Zaïs di Rameau con l’Orchestra of the Age of Enlightenment e in Dido and Aeneas (Aeneas) con l’English Concert al Bristol Old Vic.
I suoi impegni nella stagione in corso includono Donner in Das Rheingold con Sir Mark Elder e la Hallé Orchestra; Marcello in La bohème alla Scottish Opera; Gratiano in The Merchant of Venice alla Welsh National Opera; The Dream of Gerontius con l’Orchestra Sinfonica della Radio Nazionale Polacca; e Aeneas in Dido and Aeneas a Losanna con l’English Concert.

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