Il presidente della
Repubblica accolto a Palermo dal Coro Arcobaleno
I bambini delle
comunità di immigrati cantano l’Inno nazionale
PALERMO. Sono stati i bambini delle comunità immigrate di Palermo ad
accogliere a Palazzo Reale il presidente della Repubblica Sergio Mattarella oggi
alle 10, in apertura della cerimonia di apposizione delle targhe
dell’itinerario Unesco arabo-normanno. Sono stati loro, i bambini di tutto il
mondo, a intonare l’Inno nazionale guidati dal Maestro Salvatore Punturo. Insieme,
costituiscono il Coro arcobaleno del Teatro Massimo, composto da oltre trenta
piccoli di tutte le etnie - dalla cinese alla senegalese, dalla bengalese ai
tamil, dall'albanese alla peruviana – e costituito l’anno scorso nel quadro
delle tante iniziative della Fondazione lirica rivolte al territorio. “Il Coro
arcobaleno – spiega il sovrintendente del Teatro, Francesco Giambrone - non
nasce soltanto per facilitare l’inserimento delle persone provenienti da altri
luoghi e da altre esperienze in un contesto già dato, definito, ma è segno di
quanto il Teatro vuole impegnarsi per cambiare insieme la realtà esistente.
Palermo è una città dove tanti migranti arrivano, tra cui tanti minori non
accompagnati, e dove tante comunità risiedono, ci sembra bello che l’Inno
nazionale sia stato cantato proprio da questi bambini, a sottolineare che
l’Italia è il Paese che li ha accolti”.
Palermo ospita più di trentamila stranieri residenti di varia
appartenenza religiosa con una fortissima presenza di musulmani (di almeno tre
punti superiore alla percentuale nazionale) seconda comunità dopo la cristiana.
In particolare a Palermo vivono due consistenti comunità straniere di immigrati
extracomunitari che da sole assorbono oltre un terzo del totale degli
stranieri: i bengalesi e i tamil.
Seguono quindi rumeni, ghanesi, tunisini, filippini, marocchini, mauriziani,
cinesi e americani.
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