Sabato
22 ottobre 2016, ore 11.00
Auditorium della Fondazione Paolo Grassi
Via Metastasio, 20 - Martina Franca (TA)
Auditorium della Fondazione Paolo Grassi
Via Metastasio, 20 - Martina Franca (TA)
Conferenza-concerto “IL SUONO DELL’ARTE”
VERDI E IL ROMANTICISMO PITTORICO ITALIANO
VERDI E IL ROMANTICISMO PITTORICO ITALIANO
Sabato 22 ottobre 2016 alle
ore 11.00, in occasione dell’iniziativa “Teatri Aperti e altri luoghi
per lo spettacolo dal vivo” promossa dalla Direzione Generale dello
Spettacolo del MiBACT in collaborazione con l’AGIS, la Fondazione Paolo Grassi
di Martina Franca presenta una conferenza-concerto matinée rivolta nello
specifico a studenti delle scuole secondarie di secondo grado, sul tema “Verdi
e il romanticismo pittorico italiano” a cura della giovane storica
dell’arte Lucrezia Nardelli.
Ad essere raccontato in termini narrativi, visivi e musicali sarà il rapporto tra l’arte e la musica di fine Ottocento nell’Italia Risorgimentale, con particolare riferimento alle opere di autori quali Giuseppe Verdi, Giovanni Boldini, Francesco Hayez, Vincenzo Gemito e Domenico Morelli, il cui rapporto umano e professionale fu reciprocamente condizionato. Per comprendere fino in fondo ciò che in quell’epoca unì pittori e musicisti occorre considerare il ruolo del melodramma nella cultura italiana ottocentesca, quale connubio di musica e letteratura. Attraverso un approccio interdisciplinare, articolato tra la visione e l’analisi di alcune opere esemplificative, riferimenti alla letteratura del periodo e l’ascolto di brani musicali, ci si propone dunque di far emergere lo stretto legame sussistente tra espressioni artistiche differenti.
La parte musicale vedrà impegnati tre giovani cantanti (il soprano Alessandra Della Croce dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti", il tenore Riccardo Gatto e il baritono Pablo Rossi Rodino), che eseguiranno dal vivo una selezione di brani verdiani accompagnati al pianoforte dal M° Ettore Papadia.
Nell’occasione sarà inaugurata la nuova aula multiumediale della Fondazione Paolo Grassi, attrezzata per la visione e l’ascolto hi-fi dei preziosi materiali multimediali in dotazione nella Bibliomediateca della Fondazione.
Questo del 22 ottobre è il primo dei quattro incontri previsti dal ciclo di conferenze-concerto “Il suono dell’arte”, in programma fino al mese di gennaio nella sede della Fondazione Paolo Grassi (tutti i dettagli sul sito e nella locandina in allegato).
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Ad essere raccontato in termini narrativi, visivi e musicali sarà il rapporto tra l’arte e la musica di fine Ottocento nell’Italia Risorgimentale, con particolare riferimento alle opere di autori quali Giuseppe Verdi, Giovanni Boldini, Francesco Hayez, Vincenzo Gemito e Domenico Morelli, il cui rapporto umano e professionale fu reciprocamente condizionato. Per comprendere fino in fondo ciò che in quell’epoca unì pittori e musicisti occorre considerare il ruolo del melodramma nella cultura italiana ottocentesca, quale connubio di musica e letteratura. Attraverso un approccio interdisciplinare, articolato tra la visione e l’analisi di alcune opere esemplificative, riferimenti alla letteratura del periodo e l’ascolto di brani musicali, ci si propone dunque di far emergere lo stretto legame sussistente tra espressioni artistiche differenti.
La parte musicale vedrà impegnati tre giovani cantanti (il soprano Alessandra Della Croce dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti", il tenore Riccardo Gatto e il baritono Pablo Rossi Rodino), che eseguiranno dal vivo una selezione di brani verdiani accompagnati al pianoforte dal M° Ettore Papadia.
Nell’occasione sarà inaugurata la nuova aula multiumediale della Fondazione Paolo Grassi, attrezzata per la visione e l’ascolto hi-fi dei preziosi materiali multimediali in dotazione nella Bibliomediateca della Fondazione.
Questo del 22 ottobre è il primo dei quattro incontri previsti dal ciclo di conferenze-concerto “Il suono dell’arte”, in programma fino al mese di gennaio nella sede della Fondazione Paolo Grassi (tutti i dettagli sul sito e nella locandina in allegato).
Ingresso libero fino a esaurimento posti
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