GIOVANNI PAISIELLO FESTIVAL
XIV edizione – 2016
PAISIELLO PER UN BICENTENARIO
incontro con PAOLO ISOTTA
Venerdì 7 ottobre, ore 18.30
Arco Paisiello
Taranto
Paolo
Isotta parla di Giovanni Paisiello al festival che celebra il grande
compositore tarantino nel bicentenario della scomparsa. L’appuntamento del
Giovanni Paisiello Festival con l’autorevole storico e critico musicale è in
programma a Taranto, venerdì 7 ottobre, alle ore 18.30, ad Arco Paisiello,
nella città vecchia, dove Isotta traccerà un profilo artistico e umano del
«genius loci», al quale ha dedicato alcuni passi del suo ultimo fortunato
libro, «Altri canti di Marte» (edizione Marsilio).
Sarà
una straordinaria occasione per farsi affascinare dal racconto del critico più
temuto d’Italia, ironico, erudito e polemico, pronto a mettere a fuoco, in
quest’atteso incontro, virtù e debolezze di Paisiello, «un caso - dice Isotta -
nel quale grandezza artistica e umana non coincidono». In «Altri canti di
Marte» l’autore ricorda, tra l’altro, l’esecuzione al Festspielhaus di
Salisburgo, con la direzione di Riccardo Muti, della «Missa defunctorum» di
Paisiello, pagina proposta nei giorni scorsi nel Duomo di San Cataldo di
Taranto nella versione integrale.
Tuttavia,
l’incontro ad Arco Paisiello sarà un volo ad alta quota non solo sul mondo
delle note, ma sull’arte e la Bellezza in generale. Il libro, un canto d’amore
per la musica e per la vita, nasce, infatti come continuazione de «La
virtù dell’elefante», lavoro che aveva rivelato Isotta protagonista della
letteratura italiana. Lui avrebbe dovuto fare qualche correzione, parlare di
qualche amico vecchio e nuovo, di qualche altro libro letto, di qualche film
visto, di musica ascoltata. Così dalla serie di aggiunte e correzioni è nato
«Altri canti di Marte», che contiene, naturalmente, le più profonde riflessioni
dell’autore sulla sua grande passione.
Vi sono le pagine sui prediletti Alessandro Scarlatti, Haydn,
Mozart, Beethoven, Schubert, Ciaikovskij, Verdi e Paisiello, appunto; oltre a
una “lettura” del Parsifal di Wagner che apporta nuova luce sul capolavoro.
Anche se l’indagine di Isotta si è rivolta particolarmente al Novecento
musicale: i capitoli più densi sono quelli su George Enescu, Karol Szymanowski,
Franco Alfano, Ottorino Respighi e Gino Marinuzzi, che fin qui nessuno aveva
considerato addirittura come fra i sommi compositori del Novecento. Per cui,
dopo questo libro, la storia musicale del Ventesimo secolo probabilmente dovrà
essere riscritta.
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