Fondazione Donizetti 2016: un convegno e una mostra dedicati
a Gianandrea Gavazzeni nel ventennale della scomparsa
Casa natale di Donizetti, venerdì 28 ottobre, ore 9-18 -
convegno
Teatro Donizetti, Ridotto Gavazzeni, giovedì 3 novembre, ore
19 – inaugurazione della mostra
Gianandrea Gavazzeni, musicista, direttore d’orchestra e
intellettuale bergamasco il cui nome è profondamente legato al repertorio
donizettiano e alla nascita della Fondazione Donizetti, viene quest’anno
ricordato con particolare attenzione nei vent’anni dalla scomparsa.
A lui infatti è dedicata l’intera attività artistica 2016 e
nelle prossime settimane prenderanno vita altre due iniziative di particolare
interesse realizzate dalla Fondazione, in collaborazione con altre importanti
istituzioni italiane e cittadine: venerdì 28 ottobre (ore 9-18), nelle sale
della Casa Natale di Donizetti (via Borgo Canale 14), si svolgerà una giornata
di studio dal titolo Vent’anni dopo: Gavazzeni tra «parole e suoni»,
organizzata insieme all’Associazione Nazionale Critici Musicali; giovedì 3
novembre alle ore 19, presso il Ridotto Gavazzeni del Teatro Donizetti, avrà
luogo l’inaugurazione della mostra documentaria Gavazzeni a Bergamo nel nome di
Donizetti, con l’esposizione di materiali dell’Archivio del Teatro Donizetti
insieme a quelli dell’Archivio Comunale e della Biblioteca Civica Angelo Mai,
realizzata con il concorso di Fondazione Bergamo nella Storia e GAMeC.
“Nel 1776 – afferma Paolo Fabbri, direttore scientifico
della Fondazione – un pioniere della storiografia musicale come John Hawkins
scriveva che coltivare le memorie biografiche dei musicisti era il doveroso
saldo di un debito, da parte di chi aveva goduto della loro arte. Oltre a
quanto Bergamo deve a Gavazzeni, la Fondazione Donizetti gli è in particolare
debitrice anche dell’impulso originario alla sua stessa istituzione. Per
ravvivarne dinamicamente la memoria a vent’anni dalla morte, si è pensato non
tanto a una commemorazione, quanto piuttosto a un’occasione per ripensarne la
figura sfaccettata e attivissima in più direzioni, e ripercorrerne le tracce
donizettiane lasciate a Bergamo. Per farlo, sono stati mobilitati studiosi e
critici militanti, impegnati nel vivo di una giornata di studi e sulle pagine
di un Quaderno della Fondazione Donizetti. Soprattutto mi piace sottolineare la
possibilità di avere a disposizione, e ora di esibire, materiali d’archivio e
documentari preziosi e significativi, accumulati da varie istituzioni
bergamasche: teatro, biblioteche, uffici comunali. È il frutto di un’oculata
conservazione e gestione delle carte e delle testimonianze visive, e il sintomo
di un’attenta considerazione per la storia anche recente, che non tutti possono
vantare. Non dimentichiamoci che Bergamo è anche questo”.
La giornata di studio del 28 ottobre in Casa Natale, pensata
da un comitato scientifico composto da Livio Aragona, Andrea Estero, Angelo
Foletto, Federico Fornoni, nasce per ricordare la multiforme attività del
maestro bergamasco e si giova della produttiva collaborazione tra la Fondazione
Donizetti e l’Associazione Nazionale Critici Musicali, mirando a indagare la
sfaccettata e multiforme attività del Maestro.
La sessione mattutina (accreditata anche come Corso di
formazione per la stampa dall’Ordine dei Gionalisti) intitolata “Parole e
suoni, la critica musicale tra antichi maestri e nuovi modelli informativi”
affronta le tematiche relative alle nuove direttrici della critica, del
giornalismo musicale e dei nuovi modelli informativi, misurandoli sulle
condizioni in cui tali attività erano esercitate negli anni di Gavazzeni; vi
prendono parte figure di punta del giornalismo musicale italiano: Angelo
Foletto, Presidente dell’Associazione Nazionale Critici Musicali, Andrea Estero
e Carlo Vitali, chiude Franca Cella con un intervento concentrato su Franco
Abbiati, critico musicale del «Corriere della sera» negli anni della maturità
artistica e intellettuale di Gavazzeni.
Nella seconda parte si delinea un ritratto del Gavazzeni
critico e musicista, con studiosi esperti dei vari ambiti: Marco Capra per la
critica musicale, Elvio Giudici per l’impegno di Gavazzeni nel repertorio
operistico, Gian Paolo Minardi e Cesare Orselli per la consuetudine del maestro
con alcuni repertori e istituzioni musicali. Ingresso libero sino ad
esaurimento dei posti disponibili.
La mostra documentaria Gavazzeni a Bergamo nel nome di
Donizetti, allestita al Teatro Donizetti (Ridotto Gavazzeni), sarà invece
aperta sino all’8 gennaio 2017 (visitabile in coincidenza con gli spettacoli in
calendario al Donizetti), con la curatela musicologica e documentaria di
Federico Fornoni e l’organizzazione di Clelia Epis della Fondazione Donizetti.
La mostra unisce i nomi dei due grandi musicisti bergamaschi e, a vent’anni
dalla scomparsa del direttore d’orchestra, si dà conto di tutte le produzioni
donizettiane da lui dirette in città: dal 1939 – quando fu programmato il
balletto Il furioso all’isola di San Domingo, con musiche dello stesso
Gavazzeni per un soggetto tratto dall’opera omonima di Donizetti – al 1995, con
la direzione di Caterina Cornaro pochi mesi prima che il musicista morisse.
Gavazzeni non si considerava uno specialista donizettiano: i suoi interessi e
il suo repertorio erano molto vasti, tuttavia è vero che le sue letture delle
opere del concittadino e la proposta di titoli poco noti sono stati di
eccezionale rilevanza per la cosiddetta Donizetti renaissance.
Manifesti, spartiti annotati, lettere autografe, contratti,
quietanze di pagamento, bozzetti, figurini, fotografie di scena consentono di
ricostruire mezzo secolo di attività teatrale bergamasca. Accanto ai materiali
dell’Archivio del Teatro Donizetti sono esposti quelli dell’Archivio Comunale e
della Biblioteca Civica Angelo Mai; oggetti, dunque, interamente provenienti da
collezioni pubbliche della città: una decisione programmatica, presa per porre
l’attenzione sul ricchissimo patrimonio culturale di Bergamo quale bene
collettivo, accessibile, consultabile e fruibile. La mostra è inoltre
realizzata con il concorso di Fondazione Bergamo nella Storia e GAMeC: una rete
di istituzioni territoriali all’insegna di due personaggi che continuano a fare
conoscere il nome di Bergamo nel mondo.
BIGLIETTERIA E INFORMAZIONI
Biglietteria del Teatro Donizetti: tel. 035.4160601/602/603;
da martedì a sabato, ore 13-20; domenica ore 14-15:30 (solo
nelle domeniche di spettacolo).
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