IL GIOVANISSIMO TALENTO ANGELO LIPPOLIS OMAGGERA' PAISIELLO CON UN CONCERTO PER CHITARRA E MUSICHE DEL GENIO MUSICALE TARANTINO
Nell’ambito delle iniziative intraprese dal Comitato
Nazionale per i Festeggiamenti a Giovanni Paisiello a 200 dalla morte ci sarà il
21 ottobre p.v. alle ore 18.30 un concerto per chitarra di un giovanissimo
talento di Taranto: Angelo Lippolis. Il concerto sarà preceduto da una
conversazione tra Lorenzo Mattei, direttore artistico del Paisiello Festival e
l’Avv. Enzo Gigante, Presidente del Comitato per i festeggiamenti sul tema: “
Ma tu….conosci Paisiello Giovanni?”. Angelo Lippolis ha al suo attivo più di
quaranta esibizioni in pubblico come solista, in ensemble e come solista con
orchestra o coro polifonico.
Qualche nota sul concerto. Il repertorio chitarristico ottocentesco vede
diverse volte la comparsa di temi paisielliani nelle pagine di compositori di
grande rilevanza tecnico-musicale quali Carulli, Giuliani, Sor, Legnani,
Paganini. Tanti sono i fili che collegano questi compositori chitarristi a
Paisiello, uno tra tutti lo si evince dallo stesso Paisiello che compone un
ottetto di strumenti a fiato e chitarra, una formazione alquanto inconsueta ma
sicuramente simbolica della considerazione che veniva riservato alla chitarra.
Il programma scelto per raffigurare il compositore
tarantino si apre con le variazioni sul tema della Molinara (Nel cor più non mi sento) di Ferdinando
Carulli, nato a Napoli nel 1770. A Napoli Carulli, secondo le fonti biografiche
ottocentesche, fu assegnato all’insegnamento di un dilettante ecclesiastico che
gli impartì lezioni di teoria e violoncello; ma presto il vero interesse di
Ferdinando venne alla luce: la chitarra, e fu proprio a Napoli che iniziò un
percorso da autodidatta lungo 24 anni condividendo le sorti dello strumento con
un quello che poi sarà il più importante chitarrista-compositore dell’epoca,
Mauro Giuliani. Concluso il periodo di formazione, dopo una piccola parentesi
durata un anno nel quale Carulli tentò di inserirsi senza successo nel panorama
Viennese, si trasferì a Parigi dove invece venne accolto con grande clamore divenendo
il chitarrista di riferimento di tutta la Francia. È probabilmente qui in
Francia che la fama di Paisiello sotto l’impero Napoleonico ha investito
l’interesse del chitarrista spingendolo a creare delle variazioni di grande
virtuosismo tecnico: il Solo avec
variations risulta tra le opere di maggiore pregio della vasta opera di
Carulli.[1]
Per rimarcare l’importanza dei compositori pugliesi
dell’epoca il programma prosegue con la Sonata op. 15 di Mauro Giuliani,
probabilmente la più brillante e rappresentativa opera del compositore che
giunto a Vienna all’età di venticinque anni, dopo aver ricevuto una solida
formazione musicale a Napoli, ha l’opportunità di ridisegnare l’identità, le
potenzialità e la storia della chitarra e per una felice e irripetibile
stagione, catapultare lo strumento al centro del cuore musicale d’Europa.[2] Molti sono i fili che collegano i due
compositori pugliesi: Paisiello e Giuliani sono accomunati dagli studi
musicali, compiuti nella stessa città (Napoli), dal successo ottenuto nel cuore
musicale europeo (Vienna).
Il programma prosegue con due compositori spagnoli,
Dionisio Aguado e Fernando Sor il cui stile, nei brani presentati, subisce
molto di più l’influenza beethoveniana, arricchendone il tessuto armonico ed
allargando le possibilità idiomatiche della chitarra che si spinge sempre di
più verso sonorità orchestrali.
Il Rondò di Aguado, il cui tema è chiaramente associabile
all’inciso iniziale del rondò della Sonata op. 13 Pathétique di Beethoven, è
tra le ultime pagine più felici e riuscite di tutto il repertorio chitarristico
ottocentesco e rappresenta le potenzialità di uno strumento, la chitarra, che
nel periodo romantico è andato sempre più scomparendo dai centri musicali.
Il concerto si conclude con l’opera più importante per
chitarra composta ancora una volta sul tema della Molinara (Nel cor più non mi sento) dal
compositore chitarrista Fernando Sor: una fantasia che si compone di
un’introduzione in forma di ouverture operistica in cui la chitarra imita le
sonorità e la diversità timbrica di un’orchestra e di 9 variazioni il cui
carattere virtuosistico si alterna a momenti di grande intensità drammatica, di
particolare interesse è l’uso che Sor fa della chitarra in questa composizione
dove già si può intravedere un uso fortemente idiomatico dello strumento che
poi si svilupperà lungo tutto il secolo successivo. Data la vastità dell’opera
è sicuramente possibile identificare queste variazioni come l’analogo
beethoveniano del Tema con sei Variazioni sopra l’Aria della Molinara Nel cuor
più non mi sento per il pianoforte, sulla chitarra. Inoltre è probabile che
Fernando Sor, che durante l’invasione di Napoleone Bonaparte in Spagna scrisse
brani spesso accompagnati da testi patriottici e come molti altri artisti che
avevano sostenuto gli invasori una volta che i francesi furono cacciati si
rifugiò in Francia per paura di ripercussioni, venne a diretto contatto con la
figura di Paisiello.
Angelo Lippolis nasce a Grottaglie il 18 Settembre del
1994.
Inizia lo studio della chitarra con il M° Duilio Bellone
De Grecis conseguendo in breve tempo, presso il Conservatorio di Bari “N.
Piccinni”, il diploma e i compimenti medio ed inferiore con il massimo dei
voti.
Ha frequentato un master privato presso la scuola di
musica “Ruffo” di Sacile, con il Maestro Lucia Pizzutel, chitarra d’oro della
didattica.
Frequenta dal 2013 un master di perfezionamento triennale
con il Maestro e Compositore Angelo Gilardino, chitarra d’oro negli ambiti
della Composizione per chitarra e nella Didattica.
Attualmente frequenta un Master of Arts in Music
Performance presso il Conservatorio della Svizzera Italiana, con il Mo Lorenzo
Micheli.
Dall’età di 12
anni, ha frequentato numerose masterclass con i seguenti maestri: Eduardo
Isaac, Lorenzo Micheli, Matteo Mela, Adriano Del Sal, Davide Ficco, Giulio
Tampalini, Antonio Rugolo, Roland Dyens, Stefano Grondona, Lucia Pizzutel.
Ha partecipato a
diversi concorsi del panorama pugliese vincendo il più delle volte il primo
premio assoluto: 1° premio assoluto al “Valeria Martina” di Massafra, 1° premio
assoluto al “F. Tarrega” di Taranto, 2° ex aequo alla 16° edizione del “Mottola
International Competition” .
Chitarra
ANGELO LIPPOLIS
·
Ferdinando
Carulli (1770 – 1841) Solo avec variations Sur L’air De La Molinara op. 107
·
Mauro
Giuliani (1781 – 1829) Sonata op. 15
·
Dionisio
Aguado (1784 - 1849) –Rondò brillante no. 2
·
Fernando
Sor (1778 – 1839) Fantasia No. 5 op. 16
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