L'OMAGGIO DEL PAISIELLO FESTIVAL AL SUO CONCITTADINO PIU' CONOSCIUTO NEL MONDO
Taranto
- Chi vive a Taranto o vi è passato da turista durante la settimana dei riti
pasquali, non può non scoprire il ricordo delle processioni tarantine nella
sinfonia iniziale della “Missa Defuntorum” di Giovanni Paisiello. Lo sottolinea
anche Riccardo Muti, dicendo: “ L’attacco
dell’orchestra è improvviso e solenne. E’ chiaramente il movimento iniziale di
una banda che accompagna una processione nei paesi dell’Italia del Sud. Ed
allora eccomi anch’io lì, la sera del
venerdì Santo, quando si spengono le luci sul porto di Molfetta e i piedi di
Cristo Morto spuntano dalla porta della Chiesa d S. Antonio illuminati da due
candelabri….. Vedo i piedi bucati dai chiodi, la banda che attacca a suonare
lentamente, quasi nell’oscurità. In questa Messa …di Paisiello, riscopro me
stesso, avendo due secoli dopo le stesse radici culturali di Paisiello e non
essendo cambiate le cose nel popolo in termini di abitudini, tradizioni,
manifestazione del dolore attraverso la musica. Tutto è rimasto pressoché
intatto, come lo vivevo da bambino. La banda per le strade dall’alba a
mezzogiorno ed io svegliato la mattina da questo suono lugubre e lento,
esattamente come succedeva al giovane Paisiello (nativo di Taranto). Di questa
Missa Defunctorum si potrebbe benissimo suonare l’introduzione il Venerdi o il
Sabato Santo in una delle processioni pugliesi……..Sembra di vedere quei quadri
del Settecento napoletano in cui la Madonna con estrema tenerezza guarda al
Cristo Morto”. Ma questa è solo la Sinfonia iniziale. La Missa, infatti, è
una partitura ampia e imponente, e conferma come Paisiello fosse uno dei
protagonisti più originali di una fase storica in cui anche a Napoli la
tradizione gloriosa dell’opera e della musica liturgica si apriva a una
classicità severa e vigorosa. La drammaticità della composizione risulta evidente laddove ogni
parola corrisponde perfettamente alla nota e ciò fa apprezzare ancora di più la
liricità della stessa, caratterizzata da luci e ombre , speranze e paure della morte.
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