Nota sulle stabilizzazioni al Teatro Regio di Parma
A poco meno di due anni dall’avvio del mio
incarico di Direttore generale, sono particolarmente orgogliosa dei risultati
raccolti dalla Fondazione Teatro Regio di Parma, che in così poco tempo e
partendo da una situazione non facile ha saputo incrementare la propria
produttività e organizzare la programmazione con dieci/dodici mesi di anticipo,
potendo così promuovere tutte le iniziative realizzate (Festival Verdi, in
primis, il Gala di Capodanno, la Stagione Lirica, la Stagione Concertistica,
ParmaDanza, ParmaEstate,) in ambiti territoriali che hanno ampliato
significativamente il bacino del pubblico che frequenta e segue il Teatro Regio
di Parma.
L’incremento della produttività negli
ultimi due anni (2015-2016) ha portato alla realizzazione di 9 nuovi
allestimenti d’opera 6 riprese e di importanti commesse, con un incremento
delle giornate lavorative del personale a tempo determinato (per la quasi
totalità composto da personale tecnico) del 43%.
In assoluta controtendenza con il momento
di crisi che alcuni dei più prestigiosi teatri d’opera nazionali attraversano e
ai quali va la nostra solidarietà, convinti come siamo del ruolo culturale e
dell’importanza strategica per il nostro Paese dell’intero sistema dei teatri
d’opera nazionali, il Teatro Regio ha potuto così riattivare il percorso di
stabilizzazione, assumendo a tempo indeterminato 11 lavoratori (5 nel 2015, 6
nel 2016), passando dalle 34 unità a tempo indeterminato del 2014 alle 45 del
2016, con un incremento delle stabilizzazioni del 32%.
Una scelta condivisa con il Consiglio di
Amministrazione e con il Comune di Parma nell’obiettivo di dare continuità al
percorso di rilancio così potentemente messo in campo, consolidando i risultati
sin qui raggiunti e guardando al futuro di questa straordinaria istituzione e
all’importanza che essa rappresenta per la città e il territorio, nella visione
di un Teatro che non solo si finanzia, ma sul quale si investe, rafforzando e
accrescendo le potenzialità di quello che è il cuore più rappresentativo della
storia, della tradizione e del prestigio Parma nel mondo.
Anna Maria Meo
Direttore
generale del Teatro Regio di Parma
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