martedì 31 gennaio 2017

AL TEATRO PETRUZZELLI TANTI APPLAUSI E CONSENSI PER LA GAZZA LADRA DI ROSSINI

L'OPERA DI GIOACCHINO ROSSINI NON ERA MAI STATA RAPPRESENTATA AL PETRUZZELLI
Di Gaetano Laudadio


Bari - La gazza ladra è la terza opera ‘semiseria’ di Rossini, dramma serio ed opera buffa, dopo L’inganno felice (1812) e Torvaldo e Dorliska (1815) e prima di Matilde di Shabran (1821). Non era mai stata messa in scena a Bari e la sua prima volta è stata questa con l’allestimento molto interessante che riprende quello fortunatissimo andato in scena nel 2007 a Pesaro, per il quale ha vinto il premio Abbiati come miglior spettacolo dell'anno. Oltre tre ore e mezzo di rappresentazione per raccontare musicalmente una storia poco semplice ed anche poco credibile, ispirata alla quotidianità della vita contadina francese, nei pressi di Parigi, che vede come involontaria protagonista una gazza, attratta dal luccichio delle posate d’argento. Ne porta via due creando equivoci e dubbi sulla onestà della domestica Ninetta cui erano affidate ed il conseguente processo con richiesta di condanna a morte secondo le norme dell’epoca. Una storia paradossale che in realtà cela temi ben più profondi e reali in tutta la sua attualità. Il significato sotteso è invece l’abuso di potere cui  una donna innocente si sottrae  anche se cedere al podestà le avrebbe salvato la vita. Tanti sentimenti rappresentati dall’amore all’onestà, allo strapotere del potente dell’epoca. Gottardo (è questo il nome dell’uomo di giustizia!!!), infatti, che cerca di possedere la giovane fanciulla cercando di approfittare in tutti modi della situazione di difficoltà in cui ella si trova. Ma Ninetta si ribella a questi ripetuti tentativi e ciò la porta alla conseguente strumentalizzazione che ne fa il podestà nella sua indagine ed alla condanna. La prima edizione del libretto, non a caso, portava il titolo di “Avviso ai giudici”…..assegnato dallo stesso autore Gherardini. Di questo libretto anche Vincenzo Monti ebbe modo di esprimere un giudizio molto positivo, scrivendo “.…reputo che questo melodramma debba piacere ad ogni lettore”. Rossini scrisse questa partitura di rara complessità e densità espressiva, prendendosi lunghi tempi di preparazione, come non gli era accaduto prima e seppe fare una sintesi musicale incredibilmente riuscita. Damiano Michieletto ha inteso conferire alla “gazza” una caratura da "personaggio", trasfigurandola in una fanciulla che ha un incubo e vive anche da spettatrice l’intera vicenda. L’opera inizia, infatti, col bellissimo preludio scritto da Rossini e con la ragazzina (cioè la gazza), interpretata dall’acrobata Sandhya Nagaraja, che appare all’inizio distesa in un letto al centro del palco e che servendosi di un lenzuolo, calatole dall’alto, si esibisce in una serie di acrobazie.    L’opera si conclude con il plotone di esecuzione, che punta le armi contro di lei, facendola immediatamente risvegliare proprio sull’ultima nota della partitura rossiniana. Le scene ed i coloratissimi costumi  di Paolo Fantin e Carla Teti  e la scenografia sono davvero indovinati. Il gioco fatto di cilindretti della ragazzina diventerà anche la rappresentazione scenica della sua prigione ed i cannoni che, indirizzati contro la fanciulla, la porteranno al risveglio dall’incubo. Il disegno luci è firmato da Alessandro Carletti. Valido tutto il cast di cantanti, tra i quali va un particolare plauso al basso Carlo Lepore, dotato di una voce possente ed elegante, precisa nei passi di agilità come in quelli gravi, con acuti notevoli ma anche accurato nel fraseggio.

Nei panni di Ninetta il mezzosoprano Christina Daletska, che ha sfoggiato buone qualità vocali ed attoriali.  Giudizio positivo anche per il giovane mezzosoprano russo Victoria Yarovaya, nel ruolo di Pippo e per Giannetto, ruolo ricoperto da Francisco Brito, tenore argentino tra i più apprezzati sulla scena internazionale.  Sicuro sulla scena e negli  acuti così come nei passaggi di agilità, Brito che conferma una maturità ormai pienamente acquisita. Bravo anche il baritono Simone Alberghini, nel ruolo di Fernando con una voce baritonale sicura così come lo è Loriana Castellano in Lucia. che nel praticare un raro repertorio tardo settecentesco ha padroneggiato gli aspetti stilistici della scrittura rossiniana. Bravo Davide Giangregorio in Fabrizio e  Gianluca Bocchino, che ha impreziosito il suo ruolo di venditore  con una gestualità comica. Completano il cast, l’Antonio di Marco Miglietta e il Giorgio di Stefano Marchisio. Un’ottima conferma per l’orchestra della Fondazione  Petruzzelli diretta magistralmente da George Petrou, preciso in ogni gesto e negli attacchi dati ai cantanti  ed il coro  guidato da Fabrizio Cassi. Alla fine (ma non sono mancati ampi consensi a scena aperta) applausi per tutti e sicuro  apprezzamento del folto pubblico presente a questa replica pomeridiana della domenica. Repliche ancora il 31 gennaio, 1 e 2 febbraio.

Foto di Arcieri

 Bari, Teatro Petruzzelli, Stagione Lirica 2017
“LA GAZZA LADRA”
Melodramma in due atti, libretto di Giovanni Gherardini
Musica di Gioachino Rossini 
Fabrizio Vingradito DAVIDE GIANGREGORIO
Lucia LORIANA CASTELLANO
Giannetto FRANCISCO BRITO
Ninetta  CHRISTINA DALETSKA
Fernando Villabella  SIMONE ALBERGHINI
Gottardo, il Podestà  CARLO LEPORE
Pippo  VICTORIA YAROVAYA
Isacco  GIANLUCA BOCCHINO
Antonio MARCO MIGLIETTA
Giorgio  STEFANO MARCHISIO
Ernesto ALBERTO COMES
Il Pretore  GIANFRANCO CAPPELLUTI
Una gazza  SANDHYA NAGARAJA (acrobata)
Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli
Direttore George Petrou
Maestro del Coro Fabrizio Cassi
Regia Damiano Michieletto ripresa da Eleonora Gravagnola
Allestimento scenico del Rossini Opera Festival
Scene Paolo Fantin
Costumi Carla Teti
Disegno luci Alessandro Carletti
Allestimento scenico del Rossini Opera Festival

Nessun commento:

Posta un commento