IL MAESTRO RICCARDO MUTI
INAUGURA LE MANIFESTAZIONI PER IL
150° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI ARTURO
TOSCANINI
Teatro Regio di Parma
sabato 4 febbraio 2017, ore 20.00
ingresso libero, con biglietto-invito, fino a esaurimento posti
Il
Maestro Riccardo Muti inaugurerà al Teatro Regio di Parma sabato 4 febbraio
alle ore 20.00 le manifestazioni per il 150° Anniversario della nascita di
Arturo Toscanini, promosse da Comune di Parma, Fondazione Arturo Toscanini,
Fondazione Teatro Regio di Parma, Casa della Musica, Università degli Studi di
Parma, Conservatorio di Musica “Arrigo Boito”, Liceo Musicale “Attilio
Bertolucci”.
“L'iniziativa
congiunta del Teatro Regio di Parma e della Casa della Musica - dichiara
l'Assessore alla Cultura Laura Maria Ferraris - rappresenta il primo atto
concreto delle celebrazioni, per le quali le principali istituzioni musicali
della città stanno con entusiasmo collaborando, portando la città di Parma al
centro della scena internazionale, rappresentata da due simboli assoluti della
cultura musicale. Un ulteriore segno concreto del rilancio in atto”.
Nel
corso della serata il Maestro Muti converserà con Harvey Sachs, scrittore,
storico della musica, giornalista, autore di molte pubblicazioni su Arturo
Toscanini e di una sua storica biografia, che sarà ristampata in una nuova
edizione aggiornata e arricchita, di imminente pubblicazione.
I
biglietti-invito per l'ingresso libero alla serata saranno distribuiti, fino a
esaurimento, presso la Biglietteria del Teatro Regio sabato 4 febbraio 2017 a
partire dalle ore 10.30.
Più che un legame, quello di Muti con Toscanini è un vero passaggio di
eredità musicale e culturale. Allievo di Antonino Votto, a sua volta amatissimo
allievo di Toscanini e suo sostituto per anni alla Scala dopo che Toscanini fu
costretto a emigrare negli Stati Uniti, Riccardo Muti ha appreso dal suo
maestro la fedeltà e l'energia del gesto che erano state del grande
direttore parmigiano. Inevitabilmente, come Toscanini, Riccardo Muti ha
sempre amato Giuseppe Verdi e lo ha affrontato con un approccio analogo,
immediato e robusto, sia nelle stesse pagine amate da Toscanini come Messa
da Requiem, Otello, Falstaff e La traviata, sia nella
produzione giovanile come Nabucco o Macbeth, che hanno segnato altrettante
tappe storiche della lunga direzione scaligera del Maestro Riccardo
Muti. Anche Renata Tebaldi se ne accorse e a proposito di
Muti disse: “Di Toscanini ha lo stesso ferreo rigore, e come
Toscanini ha un carisma immediato”. Scrive Michelangelo Zurletti: “Fedele alla
lezione toscaniniana, Muti è un direttore cha assume su di sé, radicalmente, la
responsabilità dello spettacolo, partecipando con puntigliosa attenzione alla
messa a punto delle compagnie di canto, difendendo caparbiamente la lettera
degli autografi contro divismi e tradizioni non suffragate da serie
motivazioni”. Il filo che lega Muti a Toscanini è dunque fortissimo ed è ancora
teso, se si pensa che proprio in omaggio a Toscanini, che nel 1936 diresse a
Tel Aviv l'Orchestra di Palestina formata da musicisti ebrei fuggiti dalla
persecuzione nazista, ricevendo il plauso fra gli altri di Albert Einstein, il
Maestro Muti ha diretto nello scorso dicembre l'erede di quella formazione, la
Filarmonica di Israele, eseguendo lo stesso programma che Toscanini aveva
diretto ottant'anni prima. E del resto un violinista della Philadelphia
Orchestra quando nei primi anni Ottanta ne era direttore principale lo stesso
Muti, aveva fatto parte proprio di quell'Orchestra di Palestina
diretta da Toscanini nel 1936.
La foto è di Roberto Ricci
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