giovedì 19 gennaio 2017

TEATRO MERCADANTE DI ALTAMURA; OMAGGIO A SAVERIO MERCADANTE

Evento organizzato dall’Ass. “AMICI DEL TEATRO MERCADANTE” in collaborazione con l’ORCHESTRA CITTA’ METROPOLITANA DI BARI

Concerto straordinario fuori abbonamento

Saverio Mercadante (Altamura 1795-Napoli 1870)
Concerto in mi maggiore n°1 op.49 per flauto e orchestra
Nuova edizione critica a cura di Mariateresa Dellaborra
Concerto in mi minore n° 2 op. 57 per flauto e orchestra 
Nuova edizione critica a cura di Mariateresa Dellaborra
Sinfonia in do minore
Nuova edizione critica a cura di Mario Carbotta. Prima esecuzione moderna

ORCHESTRA ICO DELLA CITTA’ METROPOLITANA DI BARI
Flauto solista e Direzione Mario Carbotta


Il secolo XIX è considerato per l’Italia un periodo in cui, al contrario della Germania e di altri paesi dove si sviluppò una forte tradizione strumentale caratteristica del Romanticismo, l’unica forma di musica praticata fu il melodramma. Una straordinaria eccezione è però costituita da Saverio Mercadante, compositore nato ad Altamura alla fine del Settecento ed impostosi nell’Europa dei primi decenni dell’Ottocento proprio con la sua produzione operistica. Non solo egli è tra i pochi compositori italiani a dedicare numerose composizioni a vari strumenti solisti ed orchestra, ma in particolare i suoi concerti per flauto sono sempre stati considerati dei capolavori entrati nel repertorio dei grandi flautisti ed ancora oggi eseguiti con enorme successo. Questa produzione ebbe origine negli anni di studio al Conservatorio di Napoli (allora ancora Real Collegio di San Sebastiano, prima di diventare l’attuale Conservatorio San Pietro a Majella di cui uno dei primi direttori fu proprio Mercadante, dal 1840 al 1870) e dimostra l’alto livello compositivo già raggiunto dal giovane altamurano ed anche le capacità virtuosistiche degli esecutori, studenti come lui: conosciamo i nomi di Pasquale Buongiorno e Sergio Nigri, entrambi attivi più tardi nell’orchestra del Teatro San Carlo e considerati gli iniziatori di una “scuola flautistica napoletana”.  Mercadante dedicò al flauto una produzione notevole: sei concerti per flauto solo e uno per due flauti; pagine che chiama “concertoni” per strumenti a fiato e diverse altre composizioni come 15 quartetti che includono il flauto in formazione con gli archi ed altri 3 con clarinetto, corno e fagotto, oltre a un trio con violino e chitarra.
La studiosa Mariateresa Dellaborra sta curando per la casa editrice Suvini Zerboni l’edizione critica integrale di tutta la musica per flauto di Saverio Mercadante.
Il primo concerto per flauto op. 49, composto nel 1813 (quando Mercadante aveva meno di 18 anni) è dedicato al suo primo esecutore il “celebre dilettante”  Pasquale Buongiorno— e richiede al solista un forte impegno esecutivo. Dopo l’Allegro iniziale, il successivo Largo mette in mostra le future qualità di compositore d’arie d’opera, con una linea melodica continuamente variata, mentre la Polacca brillante finale presenta numerose sorprese come cambi di tonalità o sospensioni.
Il secondo concerto per flauto op. 57 in mi minore, composto in origine nel 1814 per un organico più ridotto, reca in una versione forse rielaborata dopo il 1830 l’indicazione «a grand’orchestra». I diversi rimaneggiamenti di questo concerto indicano che ebbe un grande successo e che il compositore tornò più volte su questa pagina. Qui infatti gli atteggiamenti melodici tipici del belcanto operistico si ritrovano non solo nel movimento Largo centrale ma anche nei tempi rapidi, alternati a fioriture e passaggi di estremo virtuosismo. Il “Rondò russo” finale, il brano oggi più conosciuto e amato dai flautisti di tutto il mondo, evoca il folklore slavo con il continuo passaggio tra maggiore e minore, ma all’interno di una struttura di rondò di sonata tipica del romanticismo mitteleuropeo, confermando l’alta ispirazione del giovanissimo Mercadante nella musica strumentale.
I due concerti, come la Sinfonia finora inedita ed eseguita ad Altamura in prima esecuzione moderna, sono conservati tra i tesori della Biblioteca del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli.

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