LA DICHIARAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE DEL TEATRO REGIO DI PARMA
Accogliamo con grande soddisfazione l'approvazione definitiva del riconoscimento del Festival Verdi tra le manifestazioni di rilevante interesse nazionale e dell’assegnazione di un finanziamento "stabile" da parte dello Stato di un milione di euro, che porta un incremento nel bilancio annuale del Teatro Regio di Parma del 8%.
Accogliamo con grande soddisfazione l'approvazione definitiva del riconoscimento del Festival Verdi tra le manifestazioni di rilevante interesse nazionale e dell’assegnazione di un finanziamento "stabile" da parte dello Stato di un milione di euro, che porta un incremento nel bilancio annuale del Teatro Regio di Parma del 8%.
Vogliamo pertanto
ringraziare tutti coloro che si sono adoperati negli anni per il raggiungimento
di questo importante obiettivo e in particolar modo i rappresentanti
parlamentari del nostro territorio.
Tale
riconoscimento, che attendevamo da tempo, consentirà al Festival e al Teatro
Regio, che ne cura la direzione artistica e la produzione, di lavorare
con maggiore tranquillità nel rispetto dei vincoli di bilancio, nella
consapevolezza, suggellata e rafforzata da questa necessaria legittimazione
dello Stato, che il Festival Verdi è un appuntamento di assoluto rilievo nel
panorama musicale internazionale.
Siamo certi che questo
risultato è frutto anche del recente, denso e accelerato percorso di rilancio
che ha portato il Festival al record assoluto di spettatori e incasso
nell’edizione 2016, grazie al sostegno delle istituzioni, Comune di Parma e
Regione Emilia-Romagna in primis, e dell'imprenditoria privata del nostro
territorio, che ha dimostrato fiducia nel progetto, consentendoci di
raggiungere il primato per la nostra categoria nella raccolta di contributi
attraverso Art Bonus.
Un progetto che vede il
Festival Verdi sempre più al centro di un sistema musicale e che si sostanzia
in azioni concrete, ampiamente riconosciute anche da coloro che in un primo
momento avevano manifestato scetticismo: sul piano più prettamente artistico,
con l’introduzione della figura di un Direttore musicale, nella persona del M°
Roberto Abbado; con l’istituzione di un Comitato scientifico di altissimo
livello, diretto da Francesco Izzo, tra i massimi esperti verdiani
internazionali; con l'accordo siglato grazie alla Regione Emilia-Romagna con la
Fondazione del Teatro Comunale di Bologna, che da quest'anno parteciperà con
Orchestra e Coro a due delle quattro nuove produzioni del Festival; sul
piano delle relazioni internazionali, con la assegnazione al Festival Verdi del
premio internazionale European Opera-directing Prize, con la scelta da parte di
Opera Europa di ospitare a Parma, in Italia per la terza volta nella sua
storia, il convegno annuale che porterà nella nostra città i rappresentanti di
oltre 170 teatri e festival del mondo; con la candidatura agli International
Opera Awards di Giovanna d’Arco di Peter Greenaway; con il prossimo road
show, che porterà a presentare il Festival Verdi nelle maggiori capitali
musicali del mondo (Vienna, Basilea, Zurigo, Parigi, Berlino, Monaco, Londra
Stoccolma, Oslo, New York, Chicago, Dallas, San Francisco, Toronto, Mosca, San
Pietroburgo, Pechino, Shanghai, Hong Kong, Tokyo, Kyoto, Osaka).
I risultati di questo
progetto sono sotto gli occhi di tutti e sono certa inorgogliscano tutti i
parmigiani, oltre ogni appartenenza politica, che potranno festeggiare un
riconoscimento che premia non solo il Teatro Regio di Parma ma la nostra città
e le terre di Verdi.
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